Castelnuovo, Enrico <1929-2014>
Persona
Date 1929-2014
Paese ITALIA Lingua ITALIANO
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storico dell'arte
1929-2014 // Storico dell'arte, docente universitario. Nato a Roma, morto a Torino.
Enrico Castelnuovo (Firenze, 8 febbraio 1839 – Venezia, 22 giugno 1915) è stato uno scrittore italiano che ebbe un ruolo attivo nel movimento di unificazione nazionale. Nato da famiglia ebraica, all’età di un anno e mezzo si trasferì a Venezia con la madre, dove vi rimase per tutta la vita. Nonostante la sua vocazione per gli studi umanistici, frequentò le Scuole reali (istituto tecnico). [...] Nel 1854, per necessità economiche, lasciò la scuola e ottenne un impiego grazie a uno zio materno, titolare della Casa commerciale Della Vida. Allo stesso tempo, studiò inglese, francese e tedesco, che gli permisero di conoscere scrittori stranieri come Dickens e Zola. Agli anni giovanili risalgono i primi tentativi di scrittura, come il poemetto in ottave, rimasto inedito, Gli Orazi ed i Curiazi. Sposatosi con la cugina Emma Levi, nel 1865 ebbe un figlio, il noto matematico Guido Castelnuovo. L’altra sua figlia, Bice, coltivò invece la passione per la pittura. Nel 1869 la Casa commerciale Della Vida fu liquidata, così Castelnuovo divenne collaboratore, e in seguito direttore, del quotidiano veneziano La Stampa, organo degli “azzurri”, gruppo politico della Destra moderata al quale si era avvicinato dopo la liberazione del Veneto. Nel 1872, terminate le pubblicazioni della Stampa, fu chiamato ad insegnare istituzioni commerciali presso la Scuola superiore di commercio di Venezia, allora diretta da Francesco Ferrara. Vi rimase come insegnante fino al 1905, anno in cui divenne direttore della Scuola, carica che ricoprì fino al 1914 quando fu costretto a ritirarsi per raggiunti limiti d’età. In questo periodo si dedicò prevalentemente all’insegnamento e all’attività letteraria. Quasi tutte le sue opere furono pubblicate in appendice a riviste e giornali come La Nuova Antologia, La Perseveranza, L’Illustrazione italiana. Formatosi in un ambiente in cui il positivismo stava prendendo il sopravvento sul romanticismo, Castelnuovo aderì alle nuove dottrine conservando, però, atteggiamenti romantici. Fedele a uno stato laico e liberale che lui identificava con l’amministrazione della Destra storica, guardava con tristezza alla “terza Italia” che gli appariva dominata dalla corruzione e dal trasformismo. Da questa posizione storica deriva il moralismo di Castelnuovo, volto a difendere i valori dell’integrità intellettuale e morale. Pertanto i suoi romanzi con sfondo politico risultano incentrati su un duplice contrasto: gli ideali risorgimentali e il modello di una vita guidata da valori morali autentici contro la falsità dei rapporti sociali. Nel 1898 venne nominato socio corrispondente dell’Istituto veneto dove tenne relazioni su pubblicazioni straniere di carattere letterario e politico. A questo si aggiunge che fu uno dei promotori del Circolo filologico, costituitosi a Venezia nel 1901, per la diffusione delle lingue straniere. Durante gli ultimi anni della sua vita si avvicinò al movimento irredentista. Castelnuovo morì a Venezia il 22 giugno 1915.
World biographical Index. Internet-edition. K. G. Saur Eletronic Publishing Munchen: www.saur-wbi.de , Autore non trovato
Catalogo in linea della Library of Congress http://catalog.loc.gov
Bibliografia nazionale italiana: nuova serie del bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze. A. 1, n. 1 (gen. 1958)- Firenze, Centro nazionale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, 1958- (CDROM