Questo manuale propone una trattazione specialistica del “diritto penale dell’impresa”, come parte del più ampio sistema del c.d. “diritto penale dell’economia” che, rispetto alle fattispecie qui analiticamente trattate, comprende, tra l’altro, il settore dei reati ambientali, alimentari, previdenziali e in materia antinfortunistica.
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Alla luce delle più recenti evoluzioni normative, cui corrisponde un progressivo moltiplicarsi delle diverse tecniche di incriminazione, il settore della criminalità “dei colletti bianchi” presenta ormai un tasso di specificità che impone allo studioso di saper dominare pienamente gli istituti che costituiscono quella che, allo stato, può senz’altro definirsi la “parte generale” del diritto penale dell’impresa, con particolare riferimento ai principi costituzionali che ne costituiscono il fondamento, al tema dei soggetti responsabili (individuali o collettivi), al principio di necessaria offensività e ai criteri oggettivi e soggettivi dell’imputazione all’interno delle organizzazioni complesse. Il volume si articola, pertanto, in due parti: la prima dedicata specificamente agli istituti di parte generale; la seconda avente ad oggetto la trattazione analitica degli illeciti più significativi, intrinsecamente connessi al modo di essere dell’impresa e alla sua attività. In particolare, il primo capitolo, completamente rinnovato, delinea sinteticamente il quadro delle esigenze punitive scaturite dalla globalizzazione finanziaria e dalla sempre più feroce aggressione predatoria della criminalità economica organizzata. Dalla trattazione affiora la convinzione degli Autori che la crisi finanziaria ed economica è stata accompagnata da un vero e proprio dissesto del diritto, che non ha saputo rispondere appropriatamente ai gravissimi problemi conseguenti alla grande recessione del 2008. Nel secondo, si affronta invece il tema dei soggetti, nella sua duplice articolazione rispetto alla responsabilità degli enti collettivi, di recente rivista nel catalogo dei reati che ne fanno da presupposto, e ai criteri di individuazione dei soggetti individualmente responsabili all’interno dell’impresa, con particolare riferimento all’istituto della delega di funzioni e alle sue condizioni di validità ed efficacia. Il terzo capitolo propone, poi, un’analisi degli istituti che tradizionalmente governano l’imputazione oggettiva e soggettiva della responsabilità penale (obbligo giuridico di impedimento e posizioni di garanzia, anch’essi sottoposti a continue innovazioni normative, concorso di persone nel reato, cause estintive della punibilità), nonché gli effetti, sul piano pratico, della loro “reazione” rispetto alla dimensione anonima, impersonale e collettiva delle moderne organizzazioni imprenditoriali. Segue, infine, la parte speciale divisa in cinque capitoli, rispettivamente dedicati ai reati ed illeciti extrapenali societari e finanziari, ai reati della crisi di impresa e dell’insolvenza, ai reati bancari e a quelli tributari, con la trattazione analitica delle singole fattispecie che viene sempre preceduta da un’introduzione finalizzata ad illustrarne i comuni denominatori, nello sforzo di enucleare quelle nozioni generali necessarie a garantire una visione sistematica delle singole figure di illecito, anche nei loro rapporti e nelle loro reciproche interferenze, nonché a garantire la coerenza delle diverse opzioni interpretative.