L'invecchiamento demografico ha creato la necessità di esplorare i modi per invecchiare bene e immaginare politiche sociali per favorire la sicurezza, la partecipazione e la salute dei più anziani.
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In questo scenario ha preso forma il paradigma dell'invecchiamento attivo e di successo, possibile a patto che le persone adottino stili di vita salubri e siano responsabilizzate rispetto alle scelte che contribuiscono al loro benessere. Ma le condizioni dell'anzianità sono l'esito di corsi di vita eterogenei. A quali anziani si rivolge dunque questa retorica? Il volume, nell'esplorare i servizi offerti alla popolazione anziana autosufficiente di una città metropolitana e le condizioni delle persone di età avanzata che la abitano, si interroga sulle criticità che possono prospettarsi a chi non declina, o non può declinare, la propria vecchiaia in modo conforme al modello proposto. Emergono così rischi di esclusione sociale, di amplificazione delle diseguaglianze e di discriminazione. In questo quadro, che ruolo può avere il diritto? Quali norme più adatte di altre per seguire un nuovo soggetto di diritto, quello dell'anziano autosufficiente? Gli studi dedicati a questa categoria di persone elaborati negli Stati Uniti, in Svezia e Israele - tra i primi ordinamenti giuridici ad affrontare queste tematiche - aiutano nell'analisi della capacità giuridica della persona anziana e nella formulazione di alcune proposte di riforma.